Inclusività: molto spesso si sente parlare di questa parola, specialmente nell’ambito di progetti promossi da scuole, asili, oratori ed Enti Pubblici o privati.
Ma cosa significa esattamente inclusività?
Il dizionario ci dice che è la “tendenza ad estendere a quanti più soggetti possibili il godimento di un diritto o la partecipazione a un sistema o a un’attività”, ma facciamo ancora più chiarezza ed approfondiamo l’argomento dei progetti inclusivi, focalizzandoci in questo caso sulle aree ludico-ricreative destinate ai più piccoli.
Inclusività, in questo caso significa abbattimento delle barriere. Di ogni tipo. Architettoniche, di pregiudizio o di qualsiasi altra cosa che presupponga che un parco giochi non possa essere fruito da ogni bambino, indipendentemente dai suoi diversi gradi di abilità motoria, psichica o sensoriale.
Creare un parco giochi inclusivo non significa infatti creare un’area destinata al gioco dei bambini disabili, dove questi possano giocare in disparte. Un parco giochi inclusivo degno di essere chiamato in questo modo è qualcosa di diverso. È un posto con prospettive di coinvolgimento molto più ampie e quindi progettato con alcuni semplici accorgimenti, come la presenza di ampie rampe che permettano il passaggio di utenti in carrozzina, di giochi posizionati ad un’altezza facilmente raggiungibile, e di altri elementi in grado di favorire l’interazione, il gioco e lo svago di tutti i bambini, senza distinzione alcuna.
Per queste ragioni, è fondamentale che il primo passo nel progetto di realizzazione o riqualificazione di un parco giochi inclusivo sia la scelta di un partner competente e sensibile alla tematica. Visitando il sito di Evolplay, è possibile riconoscere facilmente i giochi che si prestano alla progettazione di questa tipologia di parchi giochi grazie al bollino “inclusive”, posizionato in alto a destra sull’immagine del prodotto.
Come progettare un parco giochi inclusivo
Abbiamo già detto che la progettazione ha un ruolo centrale, e non potrebbe essere altrimenti quando si parla di un parco giochi inclusivo.
Vediamo insieme le principali regole da tenere presenti in fase di progettazione e allestimento.
1) Accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche
Il parco deve poter essere raggiungibile da tutti con facilità: da chi non ha difficoltà motorie, da chi deve aiutarsi con carrozzine e deambulatori, da chi ha difficoltà a livello visivo e così via.
I percorsi di accesso e i vialetti non devono presentare ostacoli quali alberi, che riducono la larghezza del passaggio, o gradini, che impediscono la circolazione a utenti con sedia rotelle o a genitori con passeggini. Ogni elemento deve poter essere raggiunto con la stessa facilità da qualunque utente: che sia disabile, normodotato, anziano e bambino.
2) Sicurezza e pavimentazione idonea
La scelta della pavimentazione è davvero determinante nella realizzazione di un parco inclusivo. I gradini dovranno essere sostituiti con rampe di pendenza inferiore all’8% (così che siano percorribili in autonomia e senza pericoli da qualunque utente), i vialetti dovranno avere un’ampiezza adeguata a consentire il passaggio di una carrozzina e il tipo di pavimento dovrà essere idoneo.
Addio quindi a pavimenti in ghiaia, che rendono complicata la mobilità, così come sono sconsigliate mattonelle e pavimentazioni con fughe che, a causa della progressiva usura, possono trasformarsi in un vero e proprio ostacolo.
Per questo motivo noi di Evolplay consigliamo sempre l’utilizzo della pavimentazione antitrauma colata in opera: non solo svolge un’azione protettiva grazie alla sua composizione che attutisce gli urti in caso di cadute, ma, grazie al tipo di posa che la contraddistingue, non presenta nessuna fuga o elemento di inciampo, fattori che la rendono conforme ad ogni standard di sicurezza anche dopo anni di utilizzo.
3) I giochi per parchi devono essere progettati per l’inclusività
Un parco inclusivo, per essere tale, deve offrire un ampio numero di possibilità di gioco a chi ha una disabilità, di qualunque tipo essa sia, offrendo allo stesso tempo la possibilità di giocare insieme a tutti i bambini, indipendentemente dalle capacità motorie e cognitive.
I giochi migliori per un parco inclusivo sono quelli utilizzabili dai bambini e dai loro accompagnatori (anche adulti) in maniera semplice. Poiché, inoltre, i bambini hanno l’esigenza di sviluppare tutti i cinque sensi, i giochi dovranno essere tali da coadiuvarli in questa crescita.
Le moderne strutture della nostra linea di giochi per parchi Vinciplay sono progettate proprio per rispondere a queste esigenze: le altalene combinano sedute standard a cestoni e seggioli inclusive, mentre i castelli e le strutture a tema hanno sempre una parte accessibile con rampa di accesso o giochi sensoriali posizionati a livello del terreno.
Tra le tipologie di giochi inclusivi ricordiamo inoltre:
- giochi sensoriali che permettono di interagire con tutti i 5 sensi: (es. SOLO WD1560, SOLO 0806-1 e SOLO WD1457-1);
- dispositivi per lo sviluppo della coordinazione motoria e per lo sviluppo delle capacità logiche: pannelli didattici con elementi realizzati in materiali con diversi per stimolare il tatto e la coordinazione occhio-mano (es. SOLO 0824);
- giochi privi di barriere fisiche per il passaggio di sedie a rotelle e dotati di sistemi per stabilizzare in maniera sicura persone con ridotta stabilità fisica (maniglioni, ringhiere di sicurezza, ecc…). Ne è un esempio il castello multifunzionale WOODEN WD1505;
- arredi urbani per la sosta senza barriere e con altezze variabili, spesso integrati all’interno delle strutture gioco (com’è ad esempio il caso del complemento gioco SOLO 0820).